martedì 23 marzo 2010

La matrice


Perimetri esistenziali... Chiesa, Scuola, Lavoro. Geometrie della Matrix che mantengono lo stato in ordine (cosmos) ed in quiete. Sistema in equilibrio, dove non c'è azione, ma solo reazione agli stimoli stabiliti. Pianificazione e valorizzazione di tutto l'arco dell'esistenza. Genealogia del senso e del non senso di tutte le cose. Coordinate di una soggettivazione già sottoposta a finitezza, nonchè contenitore di un divenire prevedibile e manipolabile. Sistema omeostatico che si compensa da sè sottoponendo sempre l'esistenza al dominio di tutti e tre o anche di solo uno dei fattori di imprinting. Come nel caso cala la Chiesa, vediamo salire l'istruzione (modo attuale) o nel caso siano meno le due, il tempo di lavoro riduce a se anche tutto il tempo di vita...

L'osservatore, ai margini del mondo, quanto dovrà urlare o su cosa potrà far leva per svegliare la moltitudine dalla Matrix ? Sostituire simboli con altri simboli è cosa nota all'uomo, ma sarà mai l'uomo simbolo di se stesso ? ...Instabile, imprevedibile, non lineare, il caos rischierà sempre di assomigliare più ad un inferno piuttosto che apparire come prima istanza di liberazione. E negli intrecci della storia e del destino quale ruolo potrebbe o dovrebbe assumere l'osservatore ? Quali equilibri sarebbe lecito spezzare e quali ripristinare ? Scende dalla montagna ed annuncia, come in passato o agisce nell'ombra ed in silenzio ? Conserva, restaura o distrugge ?