venerdì 27 aprile 2007

TUC Le origini, la sola speranza.

La primavera dell'uomo comune è alle porte.
Il popolo delle cavie, rassegnato all'amarezza sta tracimando dall'orlo del contegno.
Ti hanno insegnato ad essere giusto da generazioni...a te, uomo comune, è stato insegnato a non rubare, a non mentire, che era bene pagare ogni bolletta prima della scadenza, a non restare un solo giorno senza assicurazione, a non sprecare, ed ancora a pagare le multe, tutte le varie tasse, i bolli, gli una-tantum, a fare le revisioni, e guai a non rispettare le scadenze....
Ti è stato detto che le paghe non possono aumentare, che bisogna adeguarsi al mercato, che non possiamo restare indietro, e che la precarietà è un bene per il paese, e che comunque sia c'è bisogno di un po' più di sforzo,... ma soprattutto, ti è stato detto che devi sempre e comunque consumare, e se non ce la fai puoi utilizzare le rate.
Ti è stato urlato che il mercato detta le leggi e che né lo stato né le tue aspirazioni né il diritto ad una vita dignitosa possono altro se non sottomettersi a queste leggi.
Spudoratamente ti sono stati mostrati i voltafaccia del sistema e del potere e costantemente come la menzogna, la frode e l'ingiustizia possano essere per alcuni legittimate;..... e questo perchè sono sicuri che tu non sia più in grado di pensare.
I tempi della propaganda, della demagogia e della retorica anestetizzante volgono al termine; la corda è stata tesa troppo ed il numero dei disillusi è aumentato a dismisura.
I giorni dell'ignoranza sono passati e di tutto ciò che è stato bevuto ora si è giunti a sazietà ; viene meno il processo di ottundimento e l'omologazione comincia a mostrare i suoi primi segni di insoddisfazione.
Nessuna prepotente nuova ideologia è necessaria, nessuna nuova sigla combattente, nè nuova gratuita violenza ... il TUC è la primavera dell'uomo comune, è la somma del convergere di uno sguardo su di sè, su l'altro e sull'insieme. Il TUC è il risveglio.
Il TUC è il frutto della necessità di un certo momento storico.
Il TUC è una stella che esplode a seguito del conflitto di interessi che vede schierate le logiche del mercato, la politica, la giustizia, il potere e la vera natura umana.
E' già accaduto, ma le modalità potrebbero essere diverse....
Conosciamo ciò che è stato ed il nuovo potrebbe sorprenderci !
Il TUC è il segno del popolo con la p maiuscola, il TUC è il calore della natura del popolo, il TUC è il fermento del giusto che giace nell'uomo.
Il TUC è l'amore nell'uomo che scavalca l'uomo e che riconosce se stesso, il simile, il diverso, i popoli e le necessità.
Il TUC è la grande adunanza verso un destino che non avremmo mai osato sognare.
Il luogo del TUC è quell'attimo di silenzio, all'ombra dei giochi di potere; la quiete che osserva, che pensa e che sente ... prima della tempesta.
Se lo vedremo scritto sui muri, o ovunque sia, significa che una grande e silenziosa rivoluzione è già in atto e che il tempo degli onori per i tiranni sta per finire.

La stanca medietà attende l'alba, dalle sue potenzialità e dalla sua marcia sta per nascere il TUC :

IL TERRORE DELL'UOMO COMUNE .... il figlio del popolo.

mercoledì 11 aprile 2007

IL MISTERO DEL GOLGOTA

Troppo lontani per crederci, troppo lontani per comprenderne la grandezza, troppo lontani per la tremenda lotta e l’immenso gaudio…
La filosofia non riuscì a tenerne il passo, la scienza non osò voltarsi indietro e la teologia si dimostrò troppo debole per riconoscere e sopportare il suo divino retaggio.
Gli uomini, non solo dimenticarono , ma dispersero presto ogni traccia delle loro sacre origini.
Ma del grande evento rimase un sigillo : “I cieli e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno mai “… ed ecco l’opportunità, la fune gettata, ..... gettata nel mare di un tempo che conserva ancora la sua speranza.

domenica 8 aprile 2007

PASQUA


Ogni anno, al cospetto dell’equinozio, la grande opportunità.
L’estrema perfezione raggiungibile dall’umana possibilità… per i secoli a venire.
La sostanza Cristica presente si condensa nel giorno del supremo dolore, per liberarsi, tolta la pietra tombale, in atomi di perfettibilità al terzo giorno dalla ricostruzione del tempio.
Evento cardine per l’umana gente,… il giro di boa, il colpo di scure che spezza le limitatezze, la fune che traina nelle sfere dove la fede, ormai cristallizzata, si scioglie nel bagno della trasfigurazione e dell’ignea conoscenza.
Ciò che si consuma all’ombra del Golgota và oltre le parole che l’uomo è normalmente abituato ad usare per descrivere ciò che conosce.
Il linguaggio dell’anima pone, ai piedi della croce, logica, razionalità e fede e si affida al sentimento per cercar di tradurre la grandezza e la forza della divinità che cerca di venirci incontro.
Sono i giorni del grande enigma dell’uomo, i giorni di uno spiraglio nelle porte del cielo, ma anche i giorni dell’indicibile fatica…. “Di coloro che si accalcarono davanti alla Sua culla a Betlemme, quanti ascesero il calvario con Lui ?…troppo lunga era la via, troppo pesante il sarcofago da sollevar ! “
Ogni anno, al cospetto dell’equinozio, la grande opportunità…il battito d’ali di una colomba ed un vibrar di anime al suono di una stupenda melodia…… fino alla fine dei giorni.

venerdì 6 aprile 2007

Overture


Dicevano che l'uomo doveva essere il fine e mai il mezzo, ma quando il capitale fece la sua comparsa, l'uomo divenne il suo aratro. La grande rivoluzione industriale e tecnologica portò con se, non solo grandi promesse e l'illusione delle grandi possibilità per tutti, ma anche il suo lato oscuro, IL CAPITALE.
Il capitale doveva servire all'uomo, ma l'uomo si fece servo del capitale.
Combatterono, anche con la vita, per non soccombere ad una nuova e prepotente forma di potere che produceva schiavitù su larga scala e con nuove vesti.
Da allora, il tempo guarì le ferite, la schiavitù si spostò, ma il capitale conobbe sempre nuova forza... si fece abile, si fece fantasma.
La cultura difese le masse da una ulteriore coercizione, ma il nuovo imperativo fu che quello che non si poteva ottenere con la forza lo si poteva ottenere ugualmente cambiando il comune modo di pensare.
La nuova medicina fece effetto ed oggi l'uomo è più servo e strumento di allora, ... ma non sa di esserlo.
Dietro di lui, le rivoluzioni hanno fallito, ma le idee che le generarono dormono nei cuori dei meno assopiti. L'eco di un passato sempre presente si farà più forte man mano che l'orecchio si ritrarrà dal frastuono della modernità, fino a che a svegliarsi non sarà solo l'uomo, ma anche quelle idee, mai morte, figlie della storia; ... un nuovo ponte da gettare per una nuova e dignitosa umanità.
Ma questa è un'altra storia,...la storia del Popolo che riscopre e riconosce se stesso .