lunedì 22 novembre 2010

Latitanza sociale


Controllo è dominio, sorveglianza, regolazione, padronanza, comando, direzione, governo. Nel linguaggio comune e nelle innumerevoli forme nelle quali si esplica, anche la più quotidiane e banali e subdole, il controllo si naturalizza nell'esistenza calibrando dovutamente coercizione e consenso.Strategico, violento e deprecabile l'estendersi capillare della rete del controllo e la leggerezza con la quale si legittimano dispositivi fortemente lesivi già della dignità.

Subire ogni forma di controllo è nell'ordine delle cose, è normale,... anormale è non reagire ad esse. Reagire alla sorveglianza, sottrarsi alle forme di controllo dopo averne delineato profili e spessore è un'azione politica.E politica è una certa forma di "latitanza sociale", via di fuga dalla padronanza di governo e primo esodo dei più deboli dalla linea di tiro degli isterismi istituzionali legalizzati.

La latitanza sociale è la prima forma di resistenza alla socetà del controllo, e la singolarità che attravaerso un'identità vuoi assente, vuoi indefinita o plurale, assume i caratteri della moltitudine, l'elemento inarrestabile.