Non saremo nè riformisti nè revisionisti e forse nemmeno rivoluzionari, se non nel fatto che
saremo creatori di sogno, di un nuovo e grande sogno.
saremo creatori di sogno, di un nuovo e grande sogno.
Se hanno ostruito le strade dei nostri sogni, censurato la poesia che ci permetteva di riconoscerli e spezzato con violenza ogni speranza che ad essi anelava, allora, non ci resta che sprofondare, introiettarci in noi stessi e scoprire che la fuga dalle trame dell'orrore non può esser che salvezza.
Nel profondo di noi stessi riconosceremo e faremo nostro un sogno, e ci crederemo, e combatteremo veramente per esso quando scopriremo che non è solo il nostro, ma una parte dell'insieme dei sogni, del grande sogno assopito nell'uomo, che ci condurrà al reale.
Nei reconditi livelli dell'essere, ideali, aspirazioni e reali bisogni si riconosceranno in una nuova unità di vedute e di proposito, un proposito che ci condurrà alla libertà.
Il futuro non è più da predire, ma da creare, ma per crearlo, per combattere per costruirlo, questo futuro, bisogna prima sognarlo...e per questo, avremo bisogno di osare !